Il denaro, al giorno d’oggi, occupa un posto importante nella vita di ciascuno di noi e all’interno dell’educazione degli adolescenti e dei giovani, deve essere considerato dal genitore parte integrante e fondamentale per la crescita e la formazione dei propri figli.
Il rapporto degli adolescenti con il denaro evoca temi cruciali: la dipendenza e l’autonomia, la separazione, il rapporto con la famiglia, con il gruppo, con l’infanzia e il futuro. I soldi giocano un ruolo chiave nel processo di crescita e accesso ai ruoli adulti, sono uno strumento di negoziazione dell’immagine di sé e della formazione della propria personalità.
Le abitudini economiche si consolidano già a partire dall’infanzia, per definirsi nell’adolescenza e stabilizzarsi poi nella prima giovinezza e nell’età adulta. Bisogna dunque agire precocemente per insegnare ai propri figli l’importanza di gestire responsabilmente il denaro. Per educare ad un uso consapevole e responsabile dei soldi, occorre prima di tutto superare la credenza di molti adulti, secondo la quale è importante tenere il più possibile fuori i ragazzi, da questioni considerate troppo “complicate e gravose” come quelle relative ai soldi e alla loro gestione. Dar vita ad argomenti “tabù” di questo tipo, infatti, non solo può rendere eventi di vita quali licenziamenti, crisi economiche (peraltro oggi molto diffuse), carichi di tensioni familiari e stress ma, può anche condurre ad un utilizzo del denaro incontrollato e irresponsabile. Bisogna, poi, tener presente la profonda influenza esercitata dai mass media, che nell’adolescente suscita spesso l’impulso ad un consumo sconsiderato. Gli esperti di pubblicità giocano, infatti, molto sulla predisposizione adolescenziale al consumo e alla novità trasmettendo il messaggio che per essere parte della comunità bisogna “possedere”. Martellati dalla pubblicità, i ragazzi hanno desideri da soddisfare interamente legati alle merci. L’influenza è amplificata dal fatto che essi trascorrono molto tempo davanti alla tv e al computer, tant’è che oggi le aziende non possono fare a meno di avere un account su Facebook. Proprio attraverso un’educazione all’uso responsabile dei soldi tali stili di consumo possono essere prevenuti ed arginati.
Cosa fare?
Rendere gradualmente i giovani partecipi dell’economia domestica, offre loro l’occasione di capire quale posto occupano i soldi nella vita e di attribuirgli così il giusto valore e significato. Spesso, infatti, i genitori non sono in grado di contenere e tollerare la sofferenza dei propri figli derivante dal non ottenere una soddisfazione immediata del desiderio espresso (condizionati anche dai loro coetanei a seguire le novità del momento) per cui tendono a cedere anche di fronte ai classici capricci o, ancora, alcuni genitori comprano tutto ciò che il ragazzo desidera per rimediare a delle mancanze o per alleviare sensi di colpa nei confronti dei figli stessi. Il messaggio che in questi casi viene trasmesso è che i valori, gli affetti, la felicità hanno un prezzo e il denaro finisce col diventare il “termometro” dei propri stati d’animo (sono triste e arrabbiato se ho pochi soldi e non compro, sono felice e soddisfatto se ho tanto denaro e posso acquistare tutto quello che voglio). In questa direzione, i “no” a fronte di continue richieste di acquisti, si possono mostrare molto educativi.
Col passare degli anni, può essere molto utile concordare insieme una “paghetta” settimanale o mensile (che cresca parallalemente con l’età) e sviluppare un piano di spesa, cominciando a introdurre i concetti dei risparmi e degli investimenti a lungo termine.
Intorno agli anni dell’adolescenza, si può permettere al ragazzo di sperimentare dei lavoretti part-time che favoriscono il suo senso di autonomia e lo aiutano, seppur in maniera ridotta, ad acquisire maggiore dimestichezza con un ambiente con il quale in futuro si interfaccerà costantemente: il mondo del lavoro.
Si può educare il proprio figlio, inoltre, ad aprirsi un conto corrente che gli consente di imparare e toccare con mano, supportato sempre dal genitore, cosa vuol dire letteralmente risparmiare e autogestire il denaro stesso. Risparmiare, può permettere al giovane di apprendere una modalità equilibrata di controllo del denaro e lo aiuta a frapporre un “momento di riflessione” tra il desiderio impellente di comprare tutto e subito e il momento dell’acquisto vero e proprio, in questo, caso frutto di una scelta ponderata. Può essere molto importante inoltre creare momenti nel corso dei quali condividere e parlare ai ragazzi delle proprie esperienze personali, dei propri successi e dei fallimenti, dell’entusiasmo con cui i genitori hanno raggiunto i propri obiettivi anche per ottenere dei guadagni.
Se avete l’impressione che i vostri figli hanno un problema nel gestire i beni materiali e il proprio denaro, e non riuscite a trovare con loro una modalità di dialogo e di confronto, chiedere l’aiuto di uno specialista di Esplosivamente può essere un ottimo punto di partenza.
A.I.