L’adolescenza è il momento in cui il bambino, spinto dai cambiamenti fisici ed ed emozionali, si allena a diventare adulto.
In questo periodo la maggior parte dei ragazzi e delle ragazze è impegnato a costruire gradualmente, attraverso un’elaborazione personale di certo faticosa e ricca di contraddizioni, un rapporto più equilibrato e differenziato tra sé e il mondo circostante.
Quando i bambini diventano adolescenti, essere genitori diventa particolarmente difficile.
Ti potrebbe essere capitato di non riconoscere più tuo figlio e di aver la sensazione di trovarti davanti ad un estraneo.
Durante questa fase del ciclo vitale si assiste al progressivo e faticoso svincolo dalla tutela e dal controllo genitoriali, attraverso la graduale conquista di spazi sempre più ampi di movimento e di scelta.
La voglia di acquisire indipendenza porta i ragazzi a sperimentare situazioni ed emozioni nuove che però talvolta sfociano in sensazioni di delusione o di sconfitta. Ciò provoca repentini cambiamenti di umore e di atteggiamento: un attimo prima i ragazzi sembrano forti e sicuri di sé, un attimo dopo fragili e insicuri. Si ha contemporaneamente bisogno di essere controllati e bisogno di libertà e non è facile trovare il giusto equilibrio tra queste due esigenze.
Fino a un attimo prima sapevi di essere il modello identificativo principale di tuo figlio e, un attimo dopo, ti senti messo in discussione per ogni questione. Difficile sopportare questo cambiamento, questa spodestamento, sentirsi meno importante di prima, ma forse è un po’ meno doloroso se comprendi l’intento profondo che è quello di differenziarsi per poter definire la propria identità.
Ma al dispiacere si aggiunge l’insicurezza di quale atteggiamento tenere: fino a che punto imporsi, quanta autonomia concedere, come reagire a mutismi e ribellioni, come distinguere un malessere passeggero da un disagio serio.
Quando i figli crescono tendono a mettere in discussione l’autorità genitoriale, contrapponendosi alle regole e richiedendo una maggiore libertà.
Mettere in discussione le regole ha la funzione di stabilire il limite oltre cui è possibile andare. Se questo limite viene trasmesso in termini positivi, la regola assume una connotazione positiva, perché vissuta come protettiva; se viene percepita come ingiusta e persecutoria, violarla diventa un modo per affermare se stessi e definire il proprio potere.
Nonostante i continui tentativi di ribellione, l’adolescente ha ancora bisogno che il genitore continui a svolgere la sua funzione di contenimento.
In questo periodo è importante che il comportamento dei genitori cambi!!
Devi cominciare a pensare a tuo figlio come autonomo, cerca di assumere un atteggiamento meno protettivo, ma, al tempo stesso, accogliente, aperto al dialogo e pronto all’ascolto.
Questo è il momento in cui il legame tra genitori e figli viene ridefinito e rinegoziato; i ragazzi hanno bisogno di fermezza e di essere incoraggiati ad assumersi le loro responsabilità. Nello stesso tempo hanno anche bisogno di sentirsi ascoltati, visti e guidati in relazione a ciò che provano intirnamente, a ciò che pensano e a ciò che a loro interessa. Ascoltati e visti, quindi, come esseri umani diversi e separati dal genitore, come persone dotate di qualità e caratteristiche differenti da quelle che il genitore si aspetta.
Per aiutare tuo figlio a crescere e a realizzarsi gli devi dare non solo comprensione e fermezza, ma devi iniziare a considerarlo un individuo diverso e separato da te.
Difficile tenere duro in questo turbolento periodo, ma forse per affiancare tuo figlio potrebbe esserti d’aiuto ricordarti la tua adolescenza e pensare che l’adolescenza può essere considerata un cambiamento che in quanto tale è portatore, volendole cogliere, di opportunità.