Chatta con noi

Parla con i nostri esperti. Vedi gli orari >>

i nostri servizi

Scopri i servizi a te dedicati >>

Ho paura del giudizio degli altri

Ho paura del giudizio degli altri

Ti è mai capitato che il timore del giudizio degli altri ti condizionasse?

In adolescenza è molto frequente dare molto peso al giudizio degli altri, in particolare dei pari che in questa età hanno una considerazione rilevante. A volte ciò che pensano gli altri può essere ancora più importante del proprio parere, dei propri pensieri e dei propri valori. Essere accettato è fondamentale e si pensa che l’espressione della propria individualità con un parere diverso dal gruppo, un look diverso sia terribilmente pericoloso ai fini dell’essere parte di. Si crea così un circolo vizioso: io non esprimo me stesso per essere certo di essere accettato e al contempo non sono mai sicuro di far davvero parte di qualcosa dato che c’è sempre il “me stesso” messo da parte che potrebbe venir fuori, e se sapessero chi sono davvero starebbero ancora con me?

Tutto questo è estremamente impegnativo a livello mentale, tanto spazio è occupato dal tentativo di prevedere ciò che l’altro potrebbe pensare e (pura illusione!) dall’amputazione di parti di sé.

È importante che tu ricordi che non facendo vivere parti di te non acquisisci sicurezza anzi ti costringi sempre più in un angolo, impossibilitato a dire la tua o a essere chi e come senti di essere. Inoltre se non basi su di te le scelte sarai sempre e per forza su un’altalena costituita da una catena di incertezze.

Ti racconto la storia di Lavinia che a 15 anni temeva moltissimo il giudizio tanto da arrivare a non indossare i vestiti che le piacciono per paura di essere criticata e, addirittura, dato che le sue amiche portavano sempre i capelli sciolti in classe non osava farsi la coda, anche nei compiti quando i lunghi capelli la infastidivano nello scrivere andando davanti agli occhi. Lavinia era sempre in bilico e insicura. Nel gruppo restava spesso in silenzio proprio perché temeva –se c’erano persone nuove in particolare-di non risultare simpatica e il suo essere silenziosa era per lei terribile, non le apparteneva e, oltretutto, c’era il rischio la facesse risultare noiosa.

Dopo un percorso psicoterapeutico di due anni Lavinia ha iniziato ad esprimere se stessa, si sente abbastanza sicura e ha provato ad indossare ciò che le piace e, pensate un po’, le amiche hanno iniziato a chiederle di prestar loro i suoi vestiti!

I.G.