Hai mai fatto caso al fatto che capita di vederti diversamente allo specchio da un giorno all’altro? Un giorno sei carina/o, un altro un mostro, poi una strafiga/o…eppure sei sempre tu…
Certo è che ti guardi molto di più allo specchio di quando eri più piccola/o e monitori il cambiamento del tuo corpo, cerchi di dirigerlo, di prenderne il controllo, ma non sempre ci riesci.
Ti trovi, a volte, in una condizione di precarietà data dal continuo, incessante cambiamento che origina innanzitutto dal corpo.
Ma il corpo cosa diventa?
- Innanzitutto il corpo è un luogo, qualcosa che c’è, anche se in continua trasformazione;
- Il corpo può essere gestito ( ad es.con la regolamentazione dell’alimentazione, sia sana che patologica come digiuni e/o abbuffate, sport ecc)
- dominato, ( ad es. con le sostanze d’abuso, le droghe)
- rifiutato (ad es. coperto e/o mascherato con abiti ampi)
- accettato
Il corpo è anche:
- luogo dell’azione (dall’essere sempre in movimento, al blocco, all’aggressione fisica, etc…),
- luogo dell’attenzione (oggetto di controllo e monitoraggio, cure, rimodellamenti ecc )
- luogo della comunicazione (con il prevalere o meno del contatto fisico, la condivisione di modelli del sé attraverso il modo in cui fai esistere il tuo corpo, lo abbigli, lo adorni, etc…).
- luogo di fiducia o sfiducia (poter contare sul tuo corpo sia per abilità e/o capacità attrattive o meno).
Può accadere che le modalità più estreme e quindi anche un po’ patologiche (che comportano rinunce, limitazioni, scarsa esplorazione delle proprie caratteristiche e funzioni,etc..) essendo opportunità sperimentate da te, conosciute e gestibili (e quindi vissute come efficaci) possano darti una forma della tua personalità, aiutarti a trovare un’identità.
Prova a chiederti che ruoli ha il tuo corpo nella tua identità e quanto esso conta per rappresentarti.
Se necessiti di un corpo troppo magro o troppo grasso, se sul tuo corpo agisci in modo violento e se lo sottoponi a dure prove (abusi di sostanze, sforzi eccessivi, prove a rischio di morte) allora forse è il caso che provi a chiederti: cosa ho messo di mio, delle mie emozioni sul mio corpo?
E se sei preoccupato per ciò che fai, se senti che ti metti in pericolo allora prova a contattarci.
I.G.