“Ciao, che fai?…(nessuna risposta)
Tutto bene? Proviamo a sentirci più tardi come ci siamo detti ieri?…(nessuna risposta)
Io sto andando a fare shopping, non so se prende se provi a chiamarmi, quindi in caso ti richiamo subito…(nessuna risposta)
Ho provato a chiamarti ma non mi hai risposto…(nessuna risposta)
Senti però non si fa così, potresti almeno dirmi che cosa è successo! (nessuna risposta)
Scusami forse ieri ho esagerato, spero non ti sia successo niente di grave. Aspetto che mi scrivi (nessuna risposta)
Ciao forse non vuoi più scrivermi, mi dispiace devo aver fatto qualcosa che ti ha dato fastidio, ti chiedo scusa…(nessuna risposta)
Questo è un esempio di ghosting in una chat.
La parola ghosting, deriva dall’inglese ghost, fantasma, richiama però un’azione, quindi si potrebbe tradurre “sparire come un fantasma”.
Si può sparire da un fidanzato/a ma anche da un’amica o un amico.
Ma come si sparisce?
Si interrompe ogni tipo di comunicazione senza dare alcuna spiegazione o preavviso, semplicemente non si risponde più alle telefonate o ai messaggi, si silenzia la chat e stop…come se l’altra persona magicamente smettesse di esistere.
I social aiutano questo meccanismo perché non si ha fisicamente davanti l’altra persona.
Ma chi lo subisce come sta?
La persona ghostata di solito non ha idea del motivo per il quale avviene questo comportamento.
Rimane sola in un silenzio immotivato al quale non riesce a darsi una spiegazione o meglio di spiegazioni prova a darsene tante…forse troppe.
Le ipotesi iniziano ad alternarsi nella testa in un’escalation pericolosa, dolorosa e dannosa:
…forse non ha visto il messaggio; ha da fare; forse gli/le è successo qualcosa; ho fatto io qualcosa di sbagliato; sono sbagliat*; non merito una risposta; merito di essere abbandonat* in questo modo; non valgo nulla…
Il dolore diventa concreto, quasi fisico…è il dolore del rifiuto. Bisogna farsene una ragione, prendersi carico di essere stati rifiutati e pensare di allontanarsi, di separarsi. Nel silenzio immotivato però una sana separazione diventa impossibile. Per separarsi bisogna mettere fuori le proprie risorse e la forza della propria autostima. Autostima che però, in questa situazione, è pericolosamente danneggiata. Si è stati rifiutati perché si è un rifiuto; questo è portato a pensare la persona ghostata.
Niente di più falso…
Vediamo perché…
Ma allora chi lo fa perché lo fa?
Ovviamente non esiste una sola risposta a questa domanda, ogni persona ha una sua individualità e una sua storia e dei suoi personali e stretti motivi per attuare un determinato comportamento.
Tuttavia possiamo provare a darci delle motivazioni.
…voglio chiudere con questa persona, come faccio? Posso dirglielo…e come la prenderà? Si arrabbierà? Piangerà? Mi accuserà di essere il cattiv*? E come gestisco queste emozioni? Non lo so fare. Forse c’è un’altra via, una via che mi tutela, posso sparire…la persona capirà da sola e io non sono costretto a dare alcuna spiegazione e a non sentirmi dire nulla…
Il ghosting sembrerebbe la via più facile per non vedere le conseguenze e sentire la responsabilità delle proprie azioni. Ci si protegge dal senso di colpa, dalla reazione dell’altro ferito che probabilmente ci farebbe sentire sbagliati, cattivi. Deludere le aspettative dell’altro a volte è difficile da accettare e quindi l’unica cosa da fare è difendersi annullando l’altro, facendo finta che non esista, ignorandolo totalmente.
In entrambi i ruoli questa situazione è fonte o conseguenza di un disagio ed è sempre meglio poterne parlare con qualcuno. Se poi il disagio diventa difficile da gestire è importante parlarne con dei professionisti, se vuoi anche qui nella nostra chat di Esplosivamente!
Ti è mai capitato di subirlo?
E di farlo a qualcuno?
Raccontaci le tue opinioni.
P.C.