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La dipendenza da smartphone

La dipendenza da smartphone

Una sensazione di ansia diffusa ti opprime quando il telefono non prende, quando la batteria si sta scaricando e non hai la possibilità di ricaricarla. Intollerabile il pensiero di uscire di casa senza cellulare ed impossibile resistere al suono di una notifica senza aprirla nell’immediato. Questi comportamenti e la sensazione ansiosa che li accompagna rappresentano una vera e propria dipendenza patologica chiamata nomofobia.

La nomofobia, anche detta sindrome da disconnessione, descrive la paura di rimanere sconnessi dal contatto di rete di telefonia mobile. La persona nomofobica ha una dipendenza dallo smartphone che scatena una paura sproporzionata al punto da scatenare effetti fisici simili all’attacco di panico come mancanza di respiro, vertigini, tremori, sudorazione, battito cardiaco accelerato, dolore toracico, nausea.

Le caratteristiche psicologiche e comportamentali che distinguono la dipendenza, da una ponderata e controllata attività di utilizzo dello smartphone, possono essere:

  • L’uso regolare e continuativo dello smatphone;

  • l’avere sempre con sé uno o più dispositivi ed il caricabatterie (per evitare di restare senza batteria);

  • l’esperire vissuti di ansia e nervosismo al solo pensiero che lo smartphone non sia raggiungibile o utilizzabile;

  • il monitoraggio costante dello schermo del telefono, per vedere se sono arrivati messaggi o chiamate, se la batteria è scarico o se il cellulare nonn ha campo;

  • il mantenere il telefono cellulare acceso sempre (24 ore al giorno);

  • l’andare a dormire con il cellulare a letto;

  • l’uso dello smartphone in posti poco pertinenti.

La persona che presenta questa sindrome cerca il contatto continuo ed esasperato con lo smartphone perchè sente il bisogno di tenere tutto sotto controllo. La ricerca di un controllo sul cellulare rappresenta dunque un bisogno di controllo sull’altro per allontanare e prevenire un ipotetico e temuto rifiuto. Paradossalmente però l’abuso del cellulare favorisce l’insorgere di isolamento e di insicurezze relazionali che aumentano proprio quella paura del rifiuto che ha portato a sentire la necessità di aver bisogno di un supporto esterno per comunicare.

Se ti sei riconusciuto in questa descrizione parlarne con uno psicologo potrebbe aiutarti, contattaci via email o scrivici in chat.

C.P.