Ciao sono A. e ho 17 anni.
La mia adolescenza non è stata sempre semplice in quanto c’è stato un periodo in cui ho sofferto tanto la solitudine e non mi sentivo accettata da nessuno. Ogni giorno era sempre lo stesso: mi svegliavo, andavo a scuola, tornavo e stavo ore e ore sul letto a piangere.
Non volevo sentire nessuno e me la prendevo con tutti.
Nonostante ci fossero i miei amici accanto che mi dicevano che non era così, che comunque ci sarebbero sempre stati loro con me, il mio era un punto fermo….ero e mi sentivo sola.
Ero insicura di me, non mi vedevo alla loro altezza, pensavo di essere la loro ruota di scorta, la seconda scelta di tutti, guardavo gli altri e mi chiedevo perché io non potevo essere felice e divertirmi come loro.
Pian piano ho capito che non potevo distruggermi così, che dovevo trovare il modo per uscirne; ho capito che era un mio modo di sentire, di percepire me stessa, ho capito che i miei complessi e le mie paure non mi permettevano di vedere la realtà per quella che era.