Notizie di nuovi focolai, nuovi contagi…i numeri salgono nuovamente: non mi interessa!!
Mi fanno ridere tutti quelli che, con o senza mascheramenti, si tengono a distanza dagli altri fuggendo baci e abbracci come fossero sciagure.
“Mi fanno ridere” pensavo, prima….prima che mio padre venisse ricoverato per covid-19.
Non so se sono stato io a passarglielo, ma non è più importante ormai. Ho passato giorni senza sapere come stesse mio padre e in questi giorni e notti ho pensato.
Ho pensato che è sempre stato difficile per me conformarmi alle regole e questa pandemia mi ha fatto scattare qualcosa che prima non avevo capito o non avevo il coraggio di dire: siamo fragili, SONO fragile. La difficoltà di tenere a bada emozioni come la paura mi ha portato ad avere atteggiamenti rischiosi che volevano solo essere consolatori. Non rispettavo le regole e ridevo per sminuire, per allontanare quella paura che non sapevo neanche pensare, perché io ho bisogno di baci, di abbracci, IO più degli altri non posso farne proprio a meno.
E così evitavo di guardare in faccia la realtà, senza interrogarmi, senza riflettere che la mia ribellione, il mio disfunzionale tentativo di protezione, trascinava con me anche i miei cari e anche quelli che ancora cari non erano.
Oggi mio padre è tornato a casa con un distacco alla retina ed un’insufficienza polmonare, sto il più possibile con lui, ma prima di uscire non dimentico mai la mascherina e se incontro qualcuno non rido, ma sorrido con gli occhi e non dimentico mai di salutarlo come si conviene… con tanto di gomito.
Francesco 18