La malinconia è uno stato d’animo difficile da descrivere e da comprendere.
Vi sarà sicuramente capitato di provare qualcosa che somiglia alla tristezza ma che non lo è fino in fondo, che ricorda la depressione ma non fino in fondo
Victor Hugo, grande scrittore francese, descriveva la malinconia come: “la gioia di sentirsi tristi”, questo sentimento si potrebbe definire come: “il desiderio, in fondo all’ anima, di qualcosa che non si ha mai avuto, ma di cui si sente dolorosamente la mancanza”
La malinconia può non essere diretta verso alcun oggetto o situazione particolare come accade invece per altre emozioni come ad esempio per la nostalgia, per la tristezza o per la depressione.
La malinconia può anche costituirsi come un tratto tipico della personalità.
Gli antichi Greci, da Ippocrate in poi, ritenevano infatti che i caratteri umani e, di conseguenza, i loro comportamenti, fossero frutto della varia combinazione dei quattro umori base, ovvero bile nera, bile gialla, flegma ed infine il sangue (umore rosso).
Questi “umori”, ovvero liquidi (dal greco ygrós, “umido, bagnato”), proprio in conseguenza delle credenze antiche, significano “stati d’animo” e da essi derivano etimologicamente il carattere “melanconico”, quello “flegmatico” (flemmatico), quello “sanguigno” ed infine il “collerico”. Di per sé quindi ciascuno dei quattro umori non costituiva una malattia, ma un loro squilibrio poteva però esserne la causa fino a degenerare nella morte.
Oggi vi è la tendenza a definire una persona “mailinconica”se si mostra silenziosa, chiusa in se stessa, incline al ritiro nel proprio mondo, accompagnata da espressioni del viso e con atteggiamenti indolenti che caratterizzano spesso l’intera esistenza dell’ individuo.
La malinconia però ha anche degli aspetti positivi!!!
Aspetti positivi della malinconia:
Ti accompagna verso la creatività
Se riesci ad accogliere la malinconia e a non allontanarla subito, questo stato d’animo potrebbe favorire aspetti creativi di te stesso/a
Il poeta Baudelaire sosteneva che la malinconia può liberare energia ispiratrice trasformando la sofferenza in creatività. Il poeta definì questo fenomeno spleen.
Ti aiuta a “guardarti dentro
Questo stato d’animo può essere utile quando ti stimola l’introspezione e ti esorta a rivolgere lo sguardo verso il tuo mondo interno Se accogli questo sentimento senza spaventarti puoi raggiungere una conoscenza più profonda di te stesso e delle tue emozioni.
Ti fa “riprendere fiato!!”
La malinconia è uno stato d’animo caratterizzato dalla calma e dalla tranquillità, è come se la malinconia ti portasse ad affrontare la vita di tutti i giorni con un ritmo diverso, più lento
Se invece
Ti isola dal mondo
Presta attenzione a te stesso/a, perché puoi essere malinconico sia per alcuni momenti che per alcuni giorni, ma la malinconia dopo un po’ di tempo si esaurisce e lascia lo spazio ad emozioni e altri tipi di attività più vitali. Se ti accorgi di preferire situazioni più” ritirate”, di rimanere solo nel tuo mondo piuttosto che uscire e vedere i tuoi amici, forse non si tratta più di malinconia ma di tristezza e se questo stato d’animo si protrae per molto tempo, forse la tristezza si sta trasformando in depressione.
Se senti che il tuo stato d’animo è più vicino alla depressione che alla malinconia, ti consigliamo di dare importanza alle tue sensazioni e di parlare di questo tuo malessere con una persona che senti amica, di cui ti fidi, con un professionista o con noi di esplosivamente 🙂
C.B.
Ispirato e modificato da
http://www.riza.it/psicologia/depressione/3819/malinconia-una-porta-per-la-creativita.html