Iniziamo con la definizione di Jon Kabat-Zinn di mindfullness semplice ed esplicativa al tempo stesso:” La mindfullness è la consapevolezza che emerge se prestiamo attenzione in modo INTENZIONALE, nel momento PRESENTE ed in modo NON GIUDICANTE, al dispiegarsi dell’esperienza momento per momento”. Quindi un allenamento a fare attenzione a quello che ci passa per la mente. Ma come?
Per attitudine non giudicante si intende sviluppare la disponibilità ad accogliere contenuti della mente per quello che sono , senza affrettarsi a elaborare come sei abituato a fare : quindi non solo l’assenza di attribuzione di valori ai contenuti della mente, ma anche imparare una disposizione non concettuale, a non organizzare subito l ‘esperienza in pensieri astratti.
Perché allenare la mindfullness: da recenti studi scientifici basati sulle neuroscienze e su ricerche cliniche si è visto che i soggetti che hanno ricevuto un training in mindfullness e continuano ad esercitarsi con regolarità godono di una salute fisica e mentale superiori a chi non pratica tale allenamento.
Richard Davidson ed altri hanno dimostrato che chi diventa esperto nella pratica della mindfullness, mostra rispetto ai controlli un’attivazione del lobo prefrontale di sinistra che, in termini pratici, significa essere più ottimisti e contenti.
Inoltre l’allenamento alla mindfullness (definita giustamente da alcuni Autori anche heartfullness) comporta una migliore conoscenza di se stessi e degli altri, con evidenti miglioramenti nei rapporti umani.
Come allenare la mindfullness: essendo la consapevolezza un’esperienza, è necessario allenarla con una pratica costante sotto la guida di un istruttore formato in questo ambito.
Pur potendo acquisire i principi della mindfullness attraverso la lettura di testi e l’ascolto di audio–guide, l’allenamento di gruppo condotto da un trainer può risultare un’esperienza vantaggiosa.