E’ tanto che osservi tuo figlio e quasi ti sembra di non riconoscerlo.
Dove è andato quel bambino speciale che tanto amavi? Come mai si ostina in comportamenti che sembrano coprire e sporcare quelle che erano le sue qualità? Devo preoccuparmi? Cosa devo fare?
Se queste sono le domande che ultimamente riecheggiano nella tua mente probabilmente sei genitore di un figlio adolescente.
Spesso l’angoscia suscitata dal vedere il proprio figlio stare male e cambiare vorticosamente può condurre il genitore a reagire in due modi opposti:
– negare o sminuire la situazione
– preoccuparsi come se tutto fosse gravissimo e irreversibile.
Entrambe queste posizioni sono pericolose poiché non permettono di analizzare a fondo ed in maniera obiettiva la situazione.
Osservare con attenzione è invece il primo passo per cercare di rispondere ai dubbi sul benessere di tuo figlio e per comprendere se i suo comportamenti siano attribuibili ad un disagio psichico vero e proprio.
E’ importante focalizzare la tua attenzione sui tre ambiti che rappresentano in adolescenza le aree principali in cui si mette in atto lo sviluppo:
1) La scuola
L’abbandono scolastico o un improvviso crollo dei voti, ripetute assenze, frequenti conflitti con compagni e/o insegnanti devono destare attenzione.
2) Le relazioni
Meritano un’attenzione particolare il ritiro sociale, la solitudine o interruzioni di passioni e sport coltivati da sempre e con piacere. Lo stesso vale per il ritirarsi nel mondo virtuale per un numero mai sufficiente di ore.
3) Il corpo
La trascuratezza può essere un segnale forte di scarsa autostima e mancata accettazione. Dormire troppo, troppo poco o in fasce orarie inusuali.
Più eclatanti sono i comportamenti che rientrano nell’area degli attacchi al corpo. Tagli e atti di autolesionismo, uso e abuso di droghe e alcol, disturbi del comportamento alimentare, incidenti e traumi ripetuti, ripetute interruzioni di gravidanza e somatizzazioni sono alcuni esempi più comuni.
Lo presenza di tali difficoltà non implica necessariamente la presenza di una psicopatologia conclamata, ma certamente rappresentano il segnale di una sofferenza profonda che deve essere esplorata tempestivamente affinché non degeneri in malattia.
Molti sono perplessi riguardo la possibilità di ricorrere ad un aiuto psicologico nel timore che questo possa amplificare i problemi oppure minacciare gli equilibri familiari. Spesso si cade nella strada apparentemente più semplice: aspettare e cercare di mettere tutto a tacere. Lasciare lievitare i problemi, però, non è la soluzione.
Affrontare la situazione tempestivamente cercando un aiuto esterno competente è invece l’unico modo per scongiurare che questi segnali di malessere si trasformino in psicopatologia.
C.P.