Ogni anno 6 milioni di persone soffrono del così detto “stress da rientro” o “post vacation blues”, ovvero quella sindrome caratterizzata da : senso di stordimento, calo dell’attenzione, mal di testa, digestione difficile, raffreddore, mal di gola, tosse, dolori muscolari, sonno o insonnia, stato di tristezza.
Ti senti di cattivo umore, sei svogliato, triste e tremi all’idea di riprendere posto dietro al tuo banco? Forse stai vivendo uno stress da rientro!
Effettivamente “rientrare” agli impegni di tutti i giorni è un momento molto delicato che non va sottovalutato.
Da un punto di vista fisiologico, lo stress è una risposta aspecifica e massiva dell’organismo a un qualunque stimolo esterno o interno che la persona percepisce. Il fatto che lo stress sia una risposta massiva e aspecifica, vuol dire che l’organismo, in risposta all’evento stressante, si attiva in modo da essere pronto a fronteggiare difficoltà in maniera più ampia possibile: aumentando la frequenza respiratoria e cardiaca, il tono muscolare, la dilatazione pupillare, etc..
Essenzialmente la risposta allo stress prepara l’organismo a “combattere o fuggire”!
Lo stress è quindi una risposta naturale, dunque non è “cattivo in se”, ma è importante imparare a gestirlo per evitare che diventi disfunzionale: l’organismo infatti in presenza di uno stimolo stressogeno mobilita grandi quantità di energie che vanno correttamente canalizzate, volte cioè a risolvere la situazione che in quel momento risulta difficoltosa.
Un valido aiuto per combattere questo stato d’animo arriva da un’alimentazione equilibrata ed un esercizio fisico moderato e costante. Una corretta alimentazione ed uno stile di vita attivo consentono infatti una migliore ossigenazione del cuore e del cervello, favorendo in tal modo anche la concentrazione, ma una ripresa graduale al ritorno dei ritmi della quotidianità sembra essenziale per mantenere il benessere psicologico.
A volte però potresti renderti conto che sebbene tu ti sia circondato di situazioni ottimali il tuo stato di malessere ti accompagna e non sembra volersi allontanare. In questo caso dovresti prendere in considerazione anche che tornare dalle vacanze può portare a fare il “punto della situazione” su vari aspetti, personali e relazionali. Si può constatare che si è stanchi come prima delle vacanze, che le esperienze fatte sono state deludenti e che il tempo trascorso con i propri affetti è stato costellato da conflitti. La delusione rispetto a queste aspettative può portare all’insorgere di uno stato depressivo collegato alla scoperta che il proprio malessere non migliora nonostante la pausa vacanziera. Tutto ciò può portare a prendere consapevolezza dei propri disagi che sino ad allora erano stati sottovalutati.
In questo caso non si potrà più attribuire solo allo stress post vacanze la responsabilità della proprio malessere. Guardarsi dentro può portare a capire che i propri disagi non migliorano nonostante ci si circondi di situazioni ottimali per vivere, e se da soli non si riesce a trovare la via d’uscita dal prossimo malessere, l’aiuto di uno psicoterapeuta può fornire gli strumenti per cercare le risorse positive in se stessi piuttosto che nell’esterno.
C.P.