L’adolescenza è un periodo di ridefinizione talmente radicale che facilmente si possono attraversare periodi di crisi. L’aiuto di uno specialista in età evolutiva può andare proprio nella direzione di comprendere se si tratti di una fase transitoria, oppure se ci sia il rischio che si strutturi un funzionamento sintomatico più definito. In entrambi i casi, il fatto di affrontare l’attuale difficoltà è un passo fondamentale per cominciare a diminuire la pressione emotiva e relazionale che solitamente si verifica.
Pensi di voler andare dallo psicologo, ma tremi o ti vergogni solo al pensiero di doverlo dire ai tuoi genitori?
Effettivamente a volta possiamo pensare che comunicare ai nostri genitori la voglia ed il bisogno di incontrare qualcuno che ci possa aiutare possa essere accolto da loro come una grande delusione.
Altre volte invece pensiamo di conoscere a fondo il pensiero dei nostri genitori e siamo certi che i loro pregiudizi nei confronti di questa professione d’aiuto possa addirittura portarli a schernirvi e a non prendervi sul serio.
Altre volte ci preoccupiamo “semplicemente” della questione economica e non vogliamo gravare ulteriormente sulle loro spalle.
Sicuramente in tutte queste situazioni non è semplice formulare la tua richiesta, ma forse trovando prima delle risposte in te stesso potrai trovare le giuste parole da proporre a loro.
Innanzitutto pensi veramente che chiedere aiuto ad un professionista sia un segno di debolezza?
Una persona che chiede aiuto allo psicologo è una persona che ha trovato la forza in sé per poterlo fare, una persona che ha aperto gli occhi di fronte alle sue difficoltà e ha deciso coraggiosamente di affrontarle. Non è una cosa facile guardarsi dentro, mettere in discussione se stessi e porsi in un’ottica di cambiamento.
In quest’ottica appare alquanto fuori luogo definire “debole o matta” una persona che mette in atto un movimento che richiede questa consapevolezza e questa forza interiore.
Per quanto riguarda i pregiudizi rispetto alla professione dello psicologo è senza dubbio ancora più complesso sconfiggerli, ma se c’è una strada è certamente quella della conoscenza.
Cerca di raccogliere più informazioni possibili su ciò che lo psicologo è e fa e se proprio questo non dovesse bastare prova a contattare tu stesso in prima persona uno specialista e fatti aiutare a comunicarlo ai tuoi genitori.
Per quanto riguarda la questione economica, ricordati che ci sono associazioni che offrono una prima consultazione gratuita ed inoltre al tuo consultorio di zona è sempre possibile richiedere una prima consulenza psicologica anche in assenza inizialmente di un consenso di mamma e papà.
C.P.